IL FUTURO: Impianto a pavimento e pompa di calore.
LE TECNOLOGIE ABITATIVE MODERNE
La pompa di calore aria-acqua va ad energia elettrica e agisce trasferendo il calore relativo dell'aria esterna all'acqua. Le tecnologie odierne sono arrivate a un rapporto di resa/consumi di 3.5 a 1 (e superiori). Questo rapporto è denominato C.O.P. (coefficiente di prestazione). In sintesi vuol dire che la pompa di calore, per ogni kW di energia elettrica consumata, produce 3.5 kW di energia termica, mentre con un comune scaldabagno elettrico si consuma 1 kW e si produce 0.8 kW termici. L'alto coefficiente di prestazione rende la pompa di calore una tecnologia ad alto risparmio energetico e per questo motivo lo Stato italiano incentiva la sua installazione con un incentivo del 55%, sotto forma di sgravio fiscale. Di pompe di calore sul mercato ne esistono un' infinità, ma quasi tutte arrivano a scaldare l'acqua fino a una temperatura massima di 55°. Purtroppo queste temperature sono adatte esclusivamente per i ventilconvettori, o meglio ancora per impianti a pavimento a bassa inerzia termica che consentono, grazie alla reattività e al basso spessore, di ridurre le temperature di mandata e favorire il COP della pompa di calore.
DISCONNET
L’utilizzo di Disconnect permette di realizzare un impianto radiante classico con massetto di spessore ridotto, appena 15 mm sopra il tubo e di evitare il trasferimento al pavimento delle tensioni sottostanti.
La guaina di separazione e di desolidarizzazione Disconnect viene incollata sopra al massetto ed assorbe qualsiasi tensione da ritiro e da deformazione. Questo rende superflua la realizzazione di giunti di controllo nel massetto, limitando così la presenza di giunti alla sola pavimentazione se necessari. Grazie alla particolare struttura il calore può diffondersi in modo uniforme sotto la pavimentazione. Con uno spessore ridotto del massetto si ottiene un adeguamento rapido alle variazioni di temperatura (pieno regime dopo 30 minuti con rilascio di calore dopo solo 20 minuti), con conseguente risparmio energetico dovuto alle basse temperature di mandata ed alla riduzione del tempo di messa a regime
LA BASSA INERZIA TERMICA.
Per inerzia termica si intende la capacità di un materiale o di una struttura di variare più o meno velocemente la propria temperatura come risposta a variazioni di temperatura esterna o ad una sorgente di calore/raffreddamento interno.
Negli edifici di nuova costruzione realizzati in classe energetica elevata come le ristrutturazioni in cui è stata fatta una riqualificazione energetica.. La potenza termica richiesta per il riscaldamento risulta veramente ridotta.
Ai fini del comfort è fondamentale realizzare impianti radianti a bassa inerzia. Per evitare pendolamenti di temperatura.
"L'unica soluzioni per ridurre l'inerzia termica è ridurre il massetto"